Una gara che raccoglie podisti da tutta Italia (ed anche oltre) funestata da un meteo implacabile

Prima della gara

Arrivo abbastanza presto da trovare posto nel parcheggio accanto al gonfiabile della partenza; da qui salgo verso il paese per il ritiro del pettorale e faccio una foto al lago dall'alto con la vana speranza che il tempo regga...

Quando torno all'auto dopo poco comincia a piovere per cui mi guardo bene dall'uscire fino ad un quarto d'ora prima dal via; la temperatura è sugli 8° ed il mio tentativo di riscaldarmi un po' sotto la pioggia battente si dimostra subito vano.

Raggiungo la linea di partenza piuttosto intirizzito e cerco un po' di riparo dal freddo in mezzo al gruppo in attesa del via...

La gara

Partiamo lentamente sotto la pioggia ancora battente e percorriamo i primi km sotto l'acqua; man mano che andiamo avanti comincio ad invidiare altri corridori che vedo correre ben coperti e mi maledico per non avere indossato un impermeabile...

Sento alcuni partecipanti parlare di una salita dopo il km 10 piuttosto impegnativa; c'è chi consiglia addirittura di camminarla ma tra me e me allotano subito questa possibilità e decido già di correrla ancora prima di sapere quanto sarà ripida.

Nel frattempo la pioggia si placa e la temperatura diviene molto piacevole per cui spero vivamente che il tempo si mantenga così; durante questa tregua metereologica attraversiamo Borghetto dove vedo diversi runner camminare in direzione opposta alla mia tanto che mi chiedo cosa stiano facendo; solo quando vedo il traguardo dei 10 km realizzo che sono i partecipanti alla tappa più corta che hanno già terminato il loro percorso...

Dopo questo primo check point si prosegue ancora in tranquillità fino alla fatidica e temuta salita: è effettivamente impegnativa per una gara su strada ma ho visto ben di peggio per cui rallento il mio passo ma continuo a correre senza fermarmi. Dopo circa 700 metri arriva l'agognato cambio di pendenza ed una tranquilla discesa perfetta per recuperare e sciogliere le gambe.

Al km 15 scopro che parte del percorso non è su asfalto; comincia infatti un lungo sterrato che costeggia la ferrovia e purtroppo riprende anche a piovere. Comincio ad accusare un po' di fatica e di appesantimento alle gambe ma la strada è ancora lunga per cui cerco di allontanare questi pensieri e vado avanti.

Quando raggiungiamo Passignano sul Trasimeno ed il traguardo della mezza maratona il tempo sembra accanirsi ancora di più su di noi ed il passaggio lungo il lago è veramente ostico tanto che invidio chi si è fermato ai 21 km: pioggia e raffiche di vento mi tagliano letteralmente il viso e da qui in avanti diventa veramente dura sia per i km accumulati che per le condizioni sempre più avverse.

Proseguendo il percorso ci riserva altri tratti di sterrato ed altre lievi salite; tengo duro e dopo qualche km comincio mentalmente il countdown verso il traguardo finale.

Dopo essermi accontentato solo di un po' d'acqua ai ristori, da qui in avanti comincio a cercare i sali minerali per reintegrare le energie perdute... km dopo km il mio obiettivo finale diviene intanto sempre più vicino e quando sono al km 30 penso che ormai è fatta ma continuo ad andare avanti senza strafare.

Dopo un'ultima lieve salita arriva l'ultimo tratto di sterrato che si rivela molto infangato; subito dopo c'è di nuovo l'asfalto e quando vedo il cartello San Feliciano pregusto ormai l'arrivo ma mi ripropongo di non esagerare per cui non consulto di proposito il mio .Garmin.

Ciò nonostante mi rendo conto metro dopo metro di aver aumentato il mio passo, segno che anche le mie gambe, oltre che la mia testa, agognano il traguardo...

Scruto più volte in fondo alla strada in cerca del gonfiabile dell'arrivo ma continuo a non vederlo... alla fine dopo una svolta intravedo finalmente la finish line scoprendo che è la più spoglia ed anonima vista fino ad ora tanto che fino all'ultimo dubito che sia effettivamente l'arrivo... il dubbio me lo toglie del tutto solo l'uomo che mi porge la medaglia di partecipazione alla gara...

Dopo la gara

Il primo pensiero è naturalmente quello di rifocillarmi abbondantemente al ristoro dopo di che cerco la navetta che raggiungo dopo una bella camminata sotto la pioggia (sigh!); attendo la partenza sul bus per una mezzoretta e nell'attesa mi chiedo perché non ho usufruito del deposito borse e delle docce anziché optare per farla a casa...

Al di là del vetro della navetta vedo sfilare i partecipanti alle tappe più lunghe ed ormai che ho concluso la mia corsa non li invidio affatto...

Nel tratto che percorriamo in navetta superiamo diversi partecipanti e sento i commenti degli altri in merito al passo dei corridori ancora in gara.

Quando finalmente riprendo l'auto e quindi la via del ritorno incrocio diversi corridori che stanno completando la 58 km sotto una pioggia implacabile e mi meraviglio del loro passo deciso e per nulla stanco... penso che la distanza che hanno corso è veramente incredibile e mi chiedo se un domani riuscirò anch'io a raggiungere dei traguardi così impegnativi... per il momento però mi accontento di quello già raggiunto e non vedo l'ora di farmi una bella doccia ristoratrice...

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Altimetria percorso

Altimetria percorso

Video cronaca

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