10 km con continui saliscendi tra le bellezze della Città dei Papi

Prima della gara

Arrivo a Viterbo convinto di essere in netto ritardo: un rapido controllo sul web appena alzato mi fa supporre che la partenza sia alle 9:30 per cui quando parcheggio alle 9 corro verso la zona iscrizioni tutto trafelato per recuperare il pettorale... solo dopo averlo indossato scopro che in realtà si parte alle 10: vorrà dire che nell'attesa mi godrò un po' di sole in questa calda giornata autunnale...

In concomitanza con la gara c'è una cerimonia celebrativa delle forze armate ed infatti oltre ad una massiccia presenza di militari in tenuta ufficiale ce ne sono altrettanti ai nastri di partenza per darsi battaglia lungo il percorso della gara!

Il prolungarsi dei riti legati alla cerimonia ci costringe ad un'ulteriore attesa di 20 minuti prima dello sparo ma alla fine partiamo compatti lungo Via Marconi.

La gara

Il percorso iniziale, tutto in pieno centro storico, è affollato ma senza intoppi: giunti davanti al Teatro dell'Unione svoltiamo a destra lungo Corso Italia e da qui raggiungiamo Piazza Fontana Grande per scendere verso Piazza del Comune e poi entrare dento il quartiere San Pellegrino.

Fin dai primi metri è chiaro che il percorso sarà caratterizzato da due costanti: i continui saliscendi e i sanpietrini! Queste due caratteristiche del percorso, unite al fatto di aver dormito poco, mi portano dopo pochi km a sentire subito le gambe pesanti tanto che, conscio di non essere al top della forma, evito di proposito di controllare la mia andatura...

I km scorrono e da San Pellegrino usciamo dal centro storico attraverso Porta San Pietro per poi rientrare, dopo l'ennesima salita, da Porta Romana: una volta entrati a Piazza San Sisto ci addentriamo tra le viuzze viterbesi e mi ritrovo tra vicoli mai visti fino a sbucare di nuovo di fronte al teatro per poi risalire verso Porta Fiorentina.

Al primo passaggio in Piazza della Rocca, dopo una lunga salita, arrivo piuttosto stanco ma abbastanza lucido da riuscire a carpire le parole di un uomo davanti ad un bar che, vedendomi passare, esclama: "Ma che c'ha quello sulla capoccia?" riferito alla cam sulla visiera del mio cappello! Anche se il mio volto al momento è solcato solo da una smorfia di fatica sorrido virtualmente chiedendomi se il suo dubbio rimarrà tale...

Da Via Cairoli raggiungo quindi la zona di partenza ma solo per correrci accanto dato che il percorso fa un'ampia  deviazione intorno al parcheggio prima di ripassare sotto l'arco gonfiabile; prima di raggiungerlo mi aspetta un'altra salita e dopo averla superata mi sento stanco e appesantito come se fossi sul finire di un trail: le gambe sono due macigni e i sanpietrini di certo non aiutano a mitigare questa sensazione...

Una volta oltrepassato l'arco di partenza ripercorro quindi la strada già fatta: Via Marconi, Piazza Verdi e poi Corso Italia; qui comincio a sentire dei passi dietro di me con un ritmo decisamente superiore al mio e in breve tempo un altro corridore mi passa di slancio. Cerco di mettermi in scia ma non c'è storia: va decisamente più forte di me per cui mi rassegno a vederlo allontanarsi rapidamente di fronte ai miei occhi.

Poco dopo mi passa un altro corridore ed anche stavolta non riesco a tenere il suo passo; spero che questi sorpassi non siano un sintomo di un mio crescente affaticamento ma vado comunque avanti cercando di sfruttare le discese per recuperare... ciò nonostante fatico comunque più del dovuto e colgo quindi di nuovo l'occasione per dannarmi per non aver riposato abbastanza stanotte...

Il percorso prosegue tra le strade già solcate ma anche al secondo passaggio fatico a riconoscere le vie del centro dopo Piazza San Sisto; tra una di queste vie vedo il corridore che mi precede dare il cinque ad un bambino con la mano protesa in compagnia del nonno e subito dopo anche io non resisto alla tentazione di ricevere il suo incitamento: anche se il contatto con la mia mano sudaticcia non sarà stato di certo il massimo per lui, a me invece questo piccolo gesto dà un po' di vigore in più per continuare nella gara.

Quando raggiungo nuovamente Piazza della Rocca mentalmente so che ormai il peggio è passato; in Via Cairoli cerco quindi di allungare il passo per distendere le gambe ma sono comunque piuttosto provato e non ci riesco più di tanto.

Passando di fronte alla finish line vedo alcuni corridori che si contendono l'arrivo con grandi sprint finali ma per me ci sono ancora svariati metri e un'ultima salita da affrontare: quando la raggiungo cerco di non sprecare tutte le energie residue per poi spenderle invece negli ultimi metri prima del traguardo dove arrivo in solitaria sprintando fino all'ultimo metro...

Dopo la gara

Ritiro subito la maglia ricordo e il pacco ristoro; da questo prelevo uno dopo l'altro quasi tutto il contenuto: prima bevo la bottiglia di sali minerali, poi mangio la mela e quindi mi concedo anche un succo di frutta... rimane solo soletto in fondo alla busta giusto un cornetto confezionato ma alla fine lo consumerò poco dopo nel tragitto per tornare all'auto... anche questa domenica d'altra parte è lecito concedersi qualche sfizio in più vista la fatica appena fatta...


Altimetria percorso

Altimetria percorso

Video cronaca

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