23 km di emozioni, fatica e sudore tra i vigneti di Montalcino

Prima della gara

Arrivo in paese con circa mezzora di anticipo e spreco diversi minuti nella ricerca di un parcheggio... trovato un pertugio sotto la porta di accesso al centro storico risalgo a piedi verso la Fortezza dove è prevista la partenza.

Appena giunto nei pressi dell'arco gonfiabile che indica la start line cerco i miei due compagni di gara odierni ma constato che non sono in zona; nell'attesa faccio una corsetta per scaldarmi un po': nonostante la gran bella giornata infatti c'è un freddo pungente che avverto soprattutto sulle mani il che mi fa rimpiangere di non avere un paio di guanti con me...

Quando arrivano i miei compagni, insieme attendiamo il via fra le mura della Fortezza dove sono già radunati gli altri corridori; qualche minuto sotto il sole e poi usciamo alla spicciolata dirigendoci verso l'arco della partenza.

La gara

Con la musica a palla e le parole di augurio dello speaker partiamo quindi tutti in gruppo dirigendoci verso la parte più alta del paese per poi voltare a destra puntando le campagne fuori Montalcino.

Poche centinaia di metri e ci addentriamo nei boschi per poi proseguire in fila indiana su un terreno molto fangoso; dato che siamo ancora tutti in gruppo e i sorpassi sono quasi impossibili per via degli spazi ristretti, siamo costretti a rallentare l'andatura fino a camminare. Usciti dal lungo corridoio fangoso ci attende ancora un passaggio nel bosco ma con un po' più di spazio di manovra che mi consente di sorpassare qualche partecipante per tentare di raggiungere i miei compagni che si sono dimostrati molto più bravi di me a svicolare tra la folla in questa prima frazione di gara.

Usciti dal bosco proseguiamo poi lungo una strada bianca e poi di nuovo in salita fino a riprendere la strada asfaltata per un breve tratto; da qui si risale nuovamente verso il bosco letteralmente baciati dal sole.

Quando il percorso torna in piano esco dalla zona alberata e mi sorprendo a trovare il primo ristoro: guardo il mio Garmin ed in effetti siamo quasi al quinto km per cui ci sta tutto. Ritrovo i miei compagni ed un po' per non perderli di nuovo, un po' perché non ne sento il bisogno, non mi fermo neppure un secondo e tiro dritto.

Di lì a poco raggiungiamo una lunga strada bianca con ampie vedute sulla campagna circostante; c'è un po' di vento ma il sole è ormai alto nel cielo per cui la temperatura è gradevole. Quando svoltiamo a destra puntando un sentiero erboso in mezzo alla campagna c'è un primo assaggio di discesa in cui la priorità principale è mettere i piedi al posto giusto; distendo le gambe e cerco di scioglierle in vista dei molti km che ci attendono.

Dopo diverse centinaia di metri la discesa già abbastanza impegnativa lo diventa ancora di più: la pendenza aumenta ed il fondo erboso lascia spazio ad un fondo molto sassoso ed insidioso dove solo i più audaci riescono a scendere a velocità sostenuta.

Il colpo d'occhio domina tutta la valle ma non mi soffermo ad ammirare il paesaggio perché devo prestare attenzione a dove mettere i piedi; la discesa continua ancora e ancora e più scendiamo più penso che ci aspetteranno altrettante salite nei prossimi km...

Quando comincio a sentire i quadricipiti provati arriviamo finalmente a fondo valle dove ci attendono i primi suggestivi passaggi in mezzo alle vigne; in particolare il secondo ristoro, un po' prima del previsto, è proprio all'interno di una delle numerose aziende vinicole di Montalcino e stavolta mi soffermo un po' di più concedendomi uno spicchio di arancio...

Si continua quindi tra vari sali scendi ed altri passaggi tra le vigne fino a Castelnuovo dell'Abate a cui arriviamo dopo una discreta salita ma dove troviamo come premio un altro ristoro molto ricco dove mi rifocillo con frutta e sali.

Dal centro del piccolo e caratteristico paesino scendiamo su uno stretto sentiero per poi risalire nuovamente; quando scendiamo di nuovo all'improvviso mi ritrovo sulla sinistra l'abbazia di Sant'Antimo e, non avendo studiato prima il percorso, mi sorprendo del fatto che ci siamo allontanati così tanto da Montalcino.

Il percorso prevede un bel passaggio proprio sotto l'abbazia e poi una svolta a sinistra lungo una strada che punta verso i luoghi da cui siamo partiti; siamo ormai oltre metà percorso e purtroppo comincio ad avvertire i primi segnali di stanchezza, soprattutto alle gambe, che sento particolarmente provate. Insieme ai muscoli degli arti inferiori avverto anche un leggero fastidio al ginocchio sinistro; per ora non è niente di grave per cui lo relego in un angolo remoto della mia mente nella speranza che non si acutizzi.

Nel tratto successivo allungo un po' il passo rispetto ai miei compagni ma nelle successive salite le mie gambe già provate mi impediscono di conservare questo piccolo "vantaggio" per cui vengo prima raggiunto e poi sorpassato; non me ne preoccupo più di tanto e continuo la mia gara cercando di recuperare le forze per gli ultimi km.

Quando raggiungiamo il km 18 scopriamo che manca un po' più del previsto; uno dei volontari infatti ci dice che da lì mancano circa 6 km e mezzo all'arrivo. Registro mentalmente l'informazione che è più di un km rispetto al previsto ma continuo comunque senza disperarmi più di tanto; dopo nuovi e suggestivi passaggi tra vigne ed aziende vinicole, in prossimità dell'ultimo ristoro, constato che le mie gambe sono molto più affaticate del previsto: sapevo bene di non essere al top della forma ma dato che siamo alle pendici di Montalcino mi chiedo come farò a raggiungere nuovamente il paese in queste condizioni... non solo mi fanno male i quadricipiti (anteriori e posteriori) ma anche i polpacci e addirittura glutei e fianchi!

L'ascesa per fortuna si rivela meno ardua del previsto: solo l'ultimo tratto proprio sotto il paese si rivela più ripido e duro; tra l'altro scopro che il percorso passa proprio dove ho lasciato l'auto per cui mi dispero pensando a come farò per uscire...

Passata la porta di ingresso al paese sono così sofferente che stento a riprendere l'andatura di corsa; sapendo che ormai sono nell'ultimo km di gara mi sforzo di riprendere a correre e quando vedo l'arco gonfiabile con la scritta Brunello Crossing allungo il passo pensando che sia l'arrivo; quest'ultimo invece è almeno 300 metri più avanti per cui continuo nella mia corsa e lo raggiungo spendendo le ultime energie...

Dopo la gara

All'arrivo c'è una gran folla che mi fa in parte dimenticare la fatica; come prima cosa raggiungo insieme ai miei compagni il ristoro finale dove mi rifocillo con un'ottima crostata e, visto il luogo in cui mi trovo, mi concedo anche un bel bicchiere di vino rosso!

Raggiungiamo quindi il deposito borse per poi fare la doccia con calma ed infine pranziamo al "pasta" party previsto dagli organizzatori che si rivela molto più ricco del previsto: antipasto, pasta, spezzatino di cinghiale, contorno ed addirittura il dolce!

Dopo il pasto le gambe sono già meno doloranti per cui riprendiamo la strada di casa soddisafatti per questa nuova giornata all'insegna dello sport...


Altimetria percorso

Altimetria percorso

Video cronaca

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