Una gara molto tecnica e faticosa con ascesa alla vetta del Monte Gennaro

Prima della gara

Arrivo molto presto in modo da iscrivermi con tutta calma e ritirare sia il pettorale che il pacco gara; una volta preparatomi per la gara attendo quindi pazientemente il via...

Prima della partenza assisto ad un briefing molto dettagliato e ricco di informazioni utili sul percorso: scopro così che i 1000 metri di dislivello positivo del percorso sono concentrati praticamente tutti nei primi 5 km (!), che in vetta ci sarà il primo ristoro, che nella discesa saranno presenti diversi tratti sassosi e quindi molto tecnici e che ci sarà una "partenza programmata" per accompagnare tutto il gruppo proprio lì dove comincia il fatidico "km verticale" ovvero l'inizio della salita che ci porterà dai circa 250 metri ai 1250 della vetta!

Quando arriva l'ora partiamo quindi accompagnati dagli organizzatori per raggiungere (dopo una sgambata di circa 2 km!) la start line vera e propria; qui, dopo aver atteso tutti i partecipanti, viene dato il via e partiamo puntando diritti la montagna che abbiamo di fronte!

La gara

Il primo tratto di salita non è troppo impegnativo per cui cerco di dare il massimo, finché posso, sapendo bene che  ben presto dovrò rassegnarmi alla camminata e che, probabilmente, dovrò cedere il passo a chi è più avvezzo di me a questo genere di "arrampicate".

Mantengo la corsa finché il dolore ai quadricipiti è sopportabile, anche in considerazione del fatto che non posso certo spomparmi già nel primo km di gara! Quando comincio a camminare la strada per la vetta è ancora lunga ma per fortuna entriamo in un boschetto molto fresco, il che rende la fatica più sopportabile; ciò nonostante comincio già a sentire il peso dello sforzo fisico che sto compiendo... cerco di mettere un piede davanti all'altro ma passo dopo passo diventa sempre più dura!

Intervallo in continuazione la camminata a testa alta a quella piegato sulle ginocchia per variare la postura ma comunque fatico oltre misura e arranco visibilmente; come previsto, vengo superato a più riprese dagli altri corridori e ogni volta cerco di accodarmi a loro per "prendere" il loro passo. Dopo pochi metri però inevitabilmente li vedo allontanarsi sempre di più; un paio di volte mi fermo anche per bere e recuperare: raduno le forze qualche secondo e poi mi rimetto in cammino lungo la salita che sembra però non finire mai...

Quando usciamo dal bosco cerco di godermi il bel panorama con un'altra sosta strategica e poi continuo la mia lenta ascesa; dopo un tratto più in piano comincia la parte finale che porta in vetta e lì vedo i corridori avanti a me ben distanti. Raggiungerli sembra impossibile al momento ma il mio obiettivo per ora è solo conquistare questa altura; passo dopo passo avanzo a fatica sotto il sole, con la testa ciondolante, e piano piano la vetta che sembrava irraggiungibile è invece sempre più vicina! Quando ormai ci sono, mi concedo un giro intorno al casottino posto sul cucuzzolo per poi fermarmi al ristoro, mangiare un po' di frutta e rimpinguare la mia personale scorta d'acqua che ho consumato nell'ascesa...

Quando riparto sò che ormai il peggio è passato per cui sono mentalmente carico e tranquillo e penso solo a godermi il resto di questo percorso stando attento a non farmi male!

La discesa è subito molto sassosa e impegnativa per cui, anziché azzardare rischiando qualche storta o caduta, preferisco affrontarla con calma ponderando bene ogni passo, camminando quando correre mi sembra troppo pericoloso; nonostante la mia prudenza riesco comunque piano piano a raggiungere alcuni corridori che mi avevano precedentemente superato e così nello scendere mi trovo via via in compagnia di diversi partecipanti...

Il percorso si rivela sì impegnativo ma anche bello e vario; dopo il tratto iniziale con i sassi mi ritrovo in particolare proiettato in uno scenario bucolico da favola: dopo una piccola discesetta tra gli alberi infatti mi ritrovo in una piana con 3 cavalli al pascolo: mi godo la scenografia da cartolina e continuo oltre fino ad arrivare ad una vasta piana erbosa di cui mi è stato accennato nel briefing iniziale e da qui rientro nel bosco. Più avanti incrocio anche un gruppo di mucche in cerca di fresco tra le fronde degli alberi e, a seguire, altri saliscendi, per fortuna con molti tratti boschivi che ci riparano dai raggi del sole!

Dopo alcuni tratti all'aperto con brevi ma suggestivi panorami sulla vallata sottostante raggiungo un'altra piana erbosa e da qui, dopo un piccolo tratto su asfalto e una veloce sosta al secondo e ultimo ristoro, proseguo nei tratti successivi che, a più riprese, tagliano i tornanti della strada che riconduce a valle. Le discese sono ancora impegnative e per questo mi rendo conto di faticare molto nonostante la pendenza favorevole; anche il mio passo inevitabilmente è lento e i minuti scorrono via velocemente tra un km e il successivo! Piano piano però arrivo finalmente a valle dove, dopo un paio di km in piano sotto la montagna, mi ritrovo infine sulla strada fatta per raggiungere la partenza: un ultimo sforzo sulla salitella finale che porta al traguardo e ecco che conquisto la mia meritata medaglia dopo i 15 km forse più duri e intensi della mia esperienza da trail runner!  

Dopo la gara

Al ristoro mi attendono delle belle fette di cocomero e, mentre recupero dalla fatica, ne faccio fuori ben 3 una dopo l'altra! Dopo aver rimpinguato così le mie scorte di acqua e zuccheri mi concedo anche un paio di fette di crostata per poi bere ancora e poi ancora... mi siedo su una panca e mi riposo fin quando ne sento il bisogno dopo di che riprendo la strada verso l'auto per tornare con tutta calma verso casa e concedermi una bella doccia ristoratrice e rilassarmi anche un po' sul letto: lo sforzo di oggi è stato molto duro e so gà che nei giorni a venire avrò ancora dolori alle gambe ma in ogni caso le emozioni e i paesaggi regalati da questo percorso mi fanno pensare senza dubbio che anche stavolta ne è valsa decisamente la pena!


Altimetria percorso

Altimetria percorso

Video cronaca

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