Un trail alle pendici del Monte Amiata con un percorso suggestivo e molto ombreggiato

Prima della gara

Arrivato a Piancastagnaio scopro che, in concomitanaza con il Trail, è stata organizzata una festa adiacente alla zona di partenza: un'occasione perfetta per restare a pranzo subito dopo la gara!

Per adesso però è il momento di correre per cui ritiro il mio pettorale e, dopo un blando riscaldamento, aspetto che sia dato il via alla corsa; pochi minuti prima lo speaker dà preziose informazioni sul percorso e sull'ubicazione delle docce dopo di che annuncia la partenza: 1, 2, 3 e partiamo tutti insieme lungo il percorso nella speranza che sia sufficientemente protetto dai caldi raggi del sole d'agosto!

La gara

Dopo 50 metri svoltiamo a sinistra su una stradina brecciata e dopo qualche centinaio di metri siamo già totalmente immersi nella natura: le case, le auto, il chiasso del paese sono già lontani anni luce dal piccolo serpentone umano che si addentra nel bosco.

Un breve tratto di single track, in parte molto sassoso, ci accompagna alla prima salita del percorso: un piccolo strappo sotto le piante del bosco che ci introduce nel percorso vero e proprio che si dimostra fin da subito molto vario e caratterizzato da continui saliscendi. Già delle prime battute è chiara la costante di questo trail: lunghi tratti riparati dal fresco delle piante ed intervallati da qualche radura sotto il sole che spesso fa da raccordo tra una discesa e la successiva salita.

Dopo qualche km è già tempo di rifocillarsi al primo ristoro e, pur avendo con me una buona scorta idrica, ne approfitto per prendere un bicchere d'acqua prima di affrontare la successiva salita.

Per fortuna anche questa si dimostra piuttosto abbordabile ma già mi chiedo se saranno tutte così: l'altimetria complessiva prevede circa 500 metri di dislivello che spalmati su 18 km non dovrebbero essere così devastanti però ancora non so se saranno ben distribuiti lungo il percorso o concentrati in un tratto particolare... staremo a vedere!

Poco dopo il quarto km comincia una lunga discesa sotto il bosco dove posso allungare il passo e riposare le gambe leggermente provate dai dislivelli precedenti: cerco di mantenere un buon ritmo ed i passaggi larghi me lo consentono per cui spingo finché posso ma sempre senza esagerare...

Dopo ogni discesa c'è sempre una salita ed anche stavolta è così: fortunatamente si tratta solo di una piccola altura prima di un altro tratto con pendenza negativa; qualche piccola salitella c'è ancora ma il peggio sembra ormai passato. Quando dal bosco passo alla strada brecciata, sempre ampiamente ombreggiata, continuo a sfruttare la pendenza favorevole per far riposare le gambe e proseguire in scioltezza.

Colgo l'occasione anche per fare una proiezione del mio tempo finale in base ai km già percorsi; nell'ipotesi di mantenere la stessa andatura sono ampiamente sotto il tempo che mi ero prefissato ma so bene che i calcoli è bene farli solo alla fine per cui continuo nella mia corsa senza grosse velleità... 

Arrivo quindi sull'asfalto per rivedere piano piano le prime case e, dopo qualche centinaio di metri, il traguardo dove i partecipanti alla 9 km si fermeranno mentre noi della 18 km proseguiremo per fare un altro giro. In realtà non mi rendo conto subito del fatto che sto ripassando per la zona di partenza: mi accorgo infatti di essere ripassato per la stessa strada già percorsa solo dopo qualche centinaio di metri tant'è che mi viene anche il dubbio di aver inforcato qualche bivio e, per sicurezza, chiedo conferma che la gara consti di due giri ad anello a chi mi segue...

Avuto conferma in merito al percorso continuo la mia gara un po' più tranquillo ma decisamente più stanco: me ne accorgo alla prima salita che affronto dopo aver tagliato il traguardo... sento le gambe pesanti e non esito a passare dalla corsa alla camminata per risparmiare le forze ma vengo subito superato da tre, forse quattro corridori, tutti sicuramente più freschi e scattanti di me. In pochi secondi infatti li vedo sparire tra gli alberi prendendo un vantaggio che non so se riuscirò più a colmare...

Avanzando ulteriormente lungo il percorso comincio a rendermi conto che le mie gambe sono più provate del previsto; ogni salita comincia ad essere un ostacolo arduo e faticoso tanto che mi meraviglio di essere così debilitato fisicamente! Negli ultimi tempi mi sono dedicato a gare brevi e per lo più su strada però è quasi comico pensare che sto correndo con indosso la maglia del Chianti Trail, una gara di ben 37 km che ho fatto solo qualche mese fa e senza soffrire più di tanto, ma adesso sono in difficoltà su un percorso lungo la metà!

Purtroppo so bene che la preparazione atletica subisce continuamente delle fluttuazioni e le cause della mia stanchezza, sia fisica che psicologica, potrebbero essere molteplici: lo stop di 10 giorni non più di un mese fa per una piccola operazione, lo scarso allenamento sulle salite e sulle medie distanze acccumulato negli ultimi tempi, ... fatto sta che sono piuttosto provato ed ogni salita me lo conferma: le mie gambe sono così pesanti che sono costretto a camminare anche sulle pendenze più lievi ed infatti vengo raggiunto e superato da diversi corridori.

Nel tentativo di riprendermi cerco di idratarmi a sufficienza e comincio anche a pianificare l'assunzione della bustina di zuccheri che ho portato con me in caso di necessità... mi ripropongo quindi di farne uso alla prossima salita.

Sfortunatamente, proprio perché i mali non vengono mai da soli, nell'ingerire gli zuccheri commetto una leggerezza che mi costa cara: li ingoio quando sono ancora in affanno e mi vanno di traverso! Potrebbe sembrare una cosa da niente ma vi è mai successo di tossire quando siete a corto di fiato? La sensazione che ho è che il mio respiro affannato sia in contro tempo con la tosse (che non riesco a controllare) e quindi quello che succede è che, durante quelli che credo siano pochi secondi ma che sembrano non finire mai, non riesco a respirare: la mia bocca è spalancata ed inspiro con tutte le forze ma non riesco ad incamerare neppure un briciolo di ossigeno!

Faccio almeno 3 respiri a vuoto ma alla fine riesco fortunatamente a stabilizzare il fiato e a riprendere la calma; mi maledico per la fretta e l'avidità con cui ho cercato di assumere gli zuccheri e mi riprometto di starci più attento in futuro.

Scampato il pericolo bevo anche un po' d'acqua e riprendo finalmente la mia corsa: purtroppo non sono stato particolarmente attento al percorso durante il primo giro e quindi non mi ricordo bene la sequenza di saliscendi. 

Quello che mi sembra di ricordare è che la lunga discesa accompagnata dal fresco del bosco segni la fine delle salite più impegnative per cui quando la raggiungo sono un po' rinfrancato; il passo tenuto precedentemente in questo tratto è solo un miraggio: adesso riesco solo a scendere in scioltezza per dar modo alle mie gambe di rilassarsi. Ogni più piccolo dosso rappresenta comunque un ostacolo da superare ed ogni salita, anche la più breve, la affronto rallentando o camminando...

Nel frattempo raggiungo anche diversi camminatori impegnati nella "passeggiata" da 9 km: la cosa piuttosto comica è che nei tratti in salita il loro passo è addirittura più veloce del mio!

Purtroppo mi rassegno al fatto che oggi io sia in una condizione non ottimale per cui non do troppo peso alla stanchezza e alla pesantezza delle mie gambe e cerco invece di concentrami sul percorso per far sì che, passo dopo passo, la distanza verso il traguardo si faccia sempre minore.

Quando infine, dopo non poche sofferenze, raggiungo la strada brecciata sono mentalmente tranquillo perché so che ormai mi aspetta la parte più abbordabile e facile del percorso: di fronte a me non c'è più nessuno per cui proseguo in scioltezza fino alla strada asfaltata consapevole del fatto che sono ormai in dirittura d'arrivo.

Poche centinaia di metri su asfalto ed ecco che raggiungo finalmente il meritato traguardo...

Dopo la gara

Subito dopo la finish line raggiungo il ristoro finale dove mi reidrato con del tè e del succo di frutta per poi concedermi anche una fetta di crostata... subito dopo raggiungo mia moglie, che mi apetta ad un tavolo nella zona della festa, e dopo un breve resoconto sulla faticaccia appena fatta e gli attimi di panico legati all'assunzione degli zuccheri, prendo la mia roba per fare un'altra bella passeggiata verso gli impianti sportivi per una bella doccia ristoratrice... anche oggi è stata dura ma adesso mi attende solo un po' di meritato riposo!


Altimetria percorso

Altimetria percorso

Video cronaca

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