Da Porchiano del Monte fino a Lugnano in Teverina e ritorno tra le campagne umbre

Pre-gara

Cosa c'è di meglio per riprendersi dalle fatiche della Spartan Race? Ma un bel trail naturalmente! 

Nonostante i muscoli ancora doloranti per gli ostacoli affrontati sabato scorso, decido di partecipare a questo trail perché è uno dei primi che ho corso in vita mia ed anche quest'anno dà il via ad un circuito di gare denominato Cuore Verde del Trail.

Pur non essendo in perfetta forma, la bella giornata e la voglia di una bella sgambata in mezzo alla natura mi convincono a presentarmi ai nastri di partenza; purtroppo non siamo tantissimi ed è un peccato perché il percorso l'anno scorso era veramente bello e suggestivo; nel briefing iniziale scopro che è stato completamente rivisto per cui immagino che sarà, oltre che più impegnativo, ancora più bello!

Sono indeciso sull'abbigliamento ed alla fine, nonostante sia già abbastanza caldo e temendo l'umidità del bosco, preferisco evitare la maglia corta a pelle mettendola invece sopra una maglia a compressione a manica lunga; col senno di poi avrei fatto meglio a tenermi più leggero... 

Gara

Quando lo speaker dà il via il gruppetto di corridori esce subito dal bosco per risalire lungo la strada per poi dirigersi verso il vicino parco dove è stata da poco allestita una simpatica mostra sui dinosauri con installazioni a grandezza naturale; cerco d inquadrarli con la mia cam ma, a causa dell'ombra, scoprirò in seguito di aver immortalato soltanto i cartelloni...

Dopo il fugace passaggio in mezzo ai dinosauri proseguiamo lungo la strada che costeggia il parco per poi girare bruscamente a destra e tuffarci letteralmente in mezzo al bosco. Qui proseguiamo per diversi minuti avvolti dagli alberi e dal sole che cerca di farsi spazio tra le fronde per poi uscire di nuovo all'aperto su una radura; da qui continuiamo su una strada brecciata per diverse centinaia di metri fino alla prima vera salita del percorso.

Dalla strada passiamo di nuovo nel bosco e cominciamo a salire versa la vetta della collina; l'altimetria non è vertiginosa ma è comunque impegnativa: il passo rallenta ed il respiro diventa più affannoso... pian piano guadagno la vetta della modesta altura e qui mi trovo di fronte ad un crocevia in cui, un po' annebbiato dallo sforzo, tiro dritto senza prestare attenzione alle segnalazioni; per fortuna poco dopo mi accorgo dell'errore ed insieme agli altri due corridori che mi hanno seguito riprendo la retta via.

La discesa è decisamente impegnativa per via del terreno irregolare e dei numerosi sassi presenti; il colpo d'occhio con il paese sullo sfondo è però molto suggestivo anche se rappresenta una distrazione non da poco in questo delicato passaggio.

Una volta terminata la discesa ritroviamo un tratto di strada asfaltata e poi un'altra strada bianca: quest'ultima la riconosco come una parte in comune con la gara dell'anno scorso anche se nel 2016 era stata collocata nella prima frazione di gara.

Dopo aver percorso diverse centinaia di metri su questa strada brecciata ci rituffiamo nel bosco per un'altro sentiero (e comincio a sperare che sia l'ultimo) in salita: mentre salgo bevo un po' di sali dalle due borracce che ho con me e comincio a sentire il peso della fatica; sbuchiamo quindi nei pressi di una chiesetta e percorriamo un'altra strada bianca. Dopo un breve tratto in discesa si sale nuovamente e qui, sull'ultima vera salita del percorso, rimango all'improvviso senza benzina sulle gambe: le sento pesanti e letteralmente inchiodate a terra. Cammino ma anche la mia camminata è lenta e faticosa; visto che siamo verso la fine do fondo alla mia scorta d'acqua e, nel tentativo di dare nuova linfa al mio corpo, mangio anche uno degli snack che sono solito portare con me per ogni evenienza.

Sento i miei battiti insolitamente accelerati e penso che forse ho esagerato nell'abbigliamento comprendomi più del necessario: già in partenza c'era un bel sole ed ora dopo circa 1 ora e mezza fa decisamente caldo per cui il mio corpo comincia ad inviarmi segnali di malessere...

Il mio estremo tentativo di recuperare le forze è in ogni caso piuttosto vano: avanzo a fatica ed oltre ad essere distanziato dai corridori con cui correvo insieme poco prima vengo anche superato da chi mi precede; raggiungo comunque il paese al termine della salita e riprendo a stento la corsa percorrendo la strada panoramica che affaccia sulla campagna. Pur se stanco ed affaticato mi godo il paesaggio confortato dal fatto che il percorso volge ormai al termine...

Dopo qualche centinaio di metri scendo quindi le scale che mi riportano in prossimità del bosco: ormai il percorso è in discesa e so che continuerà così fino al traguardo per cui lascio andare le gambe e raggiungo infine l'agognato arrivo con un tempo senz'altro superiore alle mie reali possibilità...

Post-gara

In virtù dello sforzo profuso per raggiungere il traguardo il primo pensiero è logicamente quello di rifocillarmi a dovere: la presenza di pane e nutella è una vera manna per cui in pochi minuti me ne faccio fuori diverse fette e completo il rifornimento con del succo di frutta.

Complice la fatica della Spartan Race non ancora smaltita ed un abbigliamento inadatto, la "sgambatina defaticante" che mi ero prefissato di fare è stata più impegnativa del previsto; ciò nonostante il rinnovato percorso di questo trail è stato comunque divertente ed appagante.

Non resta che segnare sul calendario la prossima tappa di questo fantastico circuito: il 21 maggio ad Avigliano!


Altimetria percorso

Altimetria percorso

Video cronaca

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