In una splendida domenica di febbraio torna il celebre e tradizionale appuntamento con la Maratona di San Valentino

Prima della gara

Anche se le previsioni meteo per la giornata odierna sono ottime, quando raggiungo Terni di buon mattino dalla superstrada vedo con una certa preoccupazione che il termometro dell'auto segna 0°!

Comincio già a sperare che nel corso della mattinata la temperatura salga perché la mia tenuta di gara oggi è molto leggera e non vorrei patire troppo freddo... certo è che quando, dopo aver parcheggiato, percorro Via Roma per andare a ritirare il pettorale sono letteralmente intirizzito nonostante indossi tuta, giaccone e sciarpa!

Quando torno in auto cerco di recuperare un po' di calore e prima di prepararmi aspetto diversi minuti temendo il momento in cui uscirò di nuovo in maglia e calzoncini corti... alla fine mi faccio coraggio ed esco: al sole il freddo è sopportabile ma all'ombra la temperatura è ancora un po' rigida...

Riprendo comunque nuovamente Via Roma ma con una blanda corsetta per scaldare i muscoli... arrivo in zona partenza una mezzora prima del via ed aspetto al sole un po' prima di riprendere un leggero riscaldamento... a 5 minuti dalla partenza infine mi avvicino alla start line seguendo il fiume di corridori davanti  a me...

La gara

Nei minuti prima del via lo speaker coglie l'occasione per ricordare il maratoneta perugino Leonardo Cenci da poco scomparso e dopo un lungo applauso è ormai tempo di passare alla gara: sparo di inizio ed ecco che in pochi metri oltrepasso la start line e comincia la mia terza edizione della Mezza Maratona di San Valentino (dopo le  mie partecipazioni all'edizione 2017 e 2018)! Mi sarebbe piaciuto stavolta partecipare alla gara da 42 km ma la mia partecipazione alla Gran Canaria Maratón è decisamente troppo ravvicinata per permettermi nuovamente uno sforzo di questo genere... per oggi quindi conto solo di godermi la bella giornata e di fare una gara non troppo tirata: vedremo se riuscirò a mantenere questo proposito fino alla fine!

Come previsto il primo km è particolarmente congestionato ma oggi non è un problema; tra un passaggio e l'altro in città ho anche modo di farmi due risate: da un palazzo infatti sento distintamente un uomo con voce grave commentare con un "A lavorare! Dovete andare a lavorare!"... tra i corridori intorno a me si genera inevitabilmente un clima di ironia e ci apprestiamo quindi al successivo e tradizionale passaggio di fronte alla chiesa di San Valentino col sorriso sulle labbra...

Subito dopo proseguiamo in discesa incrociando i corridori che chiudono la gara per poi proseguire verso Viale Brin; una volta raggiunto il viale è ormai tempo del primo ristoro e mi concedo un sorso d'acqua prima di dare il via alla consueta ascesa verso la Cascata delle Marmore!

La congestione iniziale è ormai solo un ricordo e adesso gli spazi di manovra sono decisamente ampi: continuo la mia gara senza forzare più di tanto e, conoscendo il percorso, mi ripropongo di aumentare poi il passo nella discesa finale dopo il giro di boa!

In corrispondenza del monumento in ricordo di Libero Liberati c'è il primo spugnaggio ma lo ignoro completamente tirando dritto verso il passaggio sotto il paese di Papigno.

Una volta oltrepassate le pendici del paese il bel sole che ci ha accompagnato finora lascia per un po' il campo all'ombra ed il calo della temperatura è chiaramente percettibile; per fortuna sono ormai caldo per cui raggiungo senza troppe difficoltà il ristoro successivo. Anche qui mi idrato un po' e proseguo quindi verso la cascata che, dopo una curva, comincia già ad essere in vista!

Prima di raggiungerla però vedo già sfrecciare nel senso inverso di marcia i primi della mezza e nel mio piccolo cerco di caricarli battendo le mani! Poche centinaia di metri ed ecco che arriva il passaggio che rende questa gara sempre speciale: ancor prima di entrare nel piazzale sento già i vapori dell'acqua rinfrescarmi la pelle; subito dopo punto lo sguardo verso il maestoso spettacolo offerto dalla cascata e lo stacco solo quando non posso fare a meno di guardare nuovamente di fronte a me!

Ritemprato da questo magnifico spettacolo continuo la mia corsa verso il fatidico giro di boa che contraddistingue la gara da 21 km; prima di raggiungerlo però c'è ancora più di 1 km di strada da fare durante il quale continuo ad incrociare i corridori che mi precedono.

Quando raggiungo il cambio di direzione sono accolto dalle parole dello speaker che incita i corridori e snocciola qualche dato in merito al numero di partecipanti; per un po' lo ascolto ma poi le sue parole si perdono piano piano dietro di me...

Ora sono finalmente io che incrocio i miei inseguitori e li vedo arrancare in salita mentre davanti a me c'è solo una lunga e veloce discesa da affrontare! 

Qualche centinaio di metri ed ecco un nuovo ristoro dove prendo ancora un po' d'acqua prima di lasciare andare le gambe sulla lunga discesa che mi porterà fino alle porte di Terni!

Piano piano comincio quindi a recuperare il tempo perso durante l'ascesa della Via Valnerina ed il primo km col favore della pendenza, come previsto, fa segnare sul mio Garmin un tempo impensabile sul piano: sono praticamente all'andatura con cui di solito faccio le ripetute sui 100 metri! Sono sempre fedele al proposito di fare una gara in scioltezza ma il favore della discesa mi permette comunque di far andare le gambe senza troppo sforzo; i km scorrono ora via più veloci ed in breve sono già di nuovo sotto la cascata, che ammiro estasiato anche stavolta.

Continuo a lasciare andare le gambe ed ecco che sono nuovamente di fronte alla targa in memoria di Libero Liberati; continuo a spingere e, anche se sto bene, sono felice di non aver azzardato la partecipazione alla gara da 42 km: le gambe girano a dovere ma sento di non avere ancora del tutto smaltito le fatiche della mia precedente maratona per cui meglio non aver osato troppo oggi!

Arrivo in vista delle acciaierie con un buono slancio e quando sono su Viale Brin comincio a guardare l'orologio per avere un'idea in merito al mio tempo di arrivo: sono in linea con quello che pensavo ma, visto che ormai sono nei km finali, tanto vale provare ad abbassare ancora un po' il mio tempo finale.

All'ultimo ristoro mi idrato ancora una volta e poi proseguo sul rettilineo verso Piazza Tacito con lo sguardo fisso sui corridori che mi precedono: riesco a riacciuffarne qualcuno e continuo ancora a spingere per non perdere l'andatura! All'ingresso in Piazza Tacito non resisto all'invito di un bambino con la mano protesa verso i corridori e gli batto il 5 prima di entrare di slancio su Corso Tacito: vedo in fondo il gonfiabile a forma di cuore dell'arrivo, scenograficamente illuminato dal sole, e cerco di raggiungerlo nel minor tempo possibile! 

Quando sono a poche centinaia di metri dalla finish line aumento ulteriormente l'andatura e raggiungo più di qualche corridore; a circa 100 metri dall'arrivo però sento che il mio sprint si è ormai esaurito e sono costretto a rallentare il passo prima di arrivare al traguardo e conquistare la mia meritata medaglia...

Dopo la gara

Mentre, come da tradizione, intorno a me le partecipanti femminili vengono omaggiate con una rosa, io mi dirigo subito a prendere una bottiglietta d'acqua per soddisfare la mia sete; successivamente individuo il ristoro e qui renitegro le energie perdute mangiando un pezzo di crostata e poi un pezzo di banana.

Scambio qualche battuta con una partecipante che ho superato proprio durante il mio sprint finale e poi mi dirigo con passo tranquillo verso l'auto per riprendere la strada di casa... mi sento bene e non ho accusato più di tanto lo sforzo odierno per cui mentre cammino già volo con la testa alla prossima gara...


Altimetria percorso

Altimetria percorso

Video cronaca

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